La riservatezza è fondamentale per il nostro senso di identità. Pensa a quale enorme tortura sia essere continuamente osservati, come capita a molti carcerati e a moti internati nelle strutture psichiatriche.
La riservatezza è solo superficialmente il diritto alla propria immagine, più profondamente è il diritto di vedere rispettato il fondamento della nostra integrità psicologica.
Per il nostro senso di integrità è fondamentale essere e sentirsi riconosciuto come individuo con una soggettività interiore unica, non visibile, libera da catalogazioni, giudizi, e tentativi di renderla prevedibile.
La riservatezza è fonte di libertà.
Continuamente visti sentiamo che i nostri confini diventano travalicabili e occupabili.
Quando la nostra riservatezza viene attaccata (negata nella legittimità, accusata di esistere) ci sentiamo negati nella nostra soggettività, trasformati in oggetti, giudicati e manipolati.
Rispettare il partner implica rispettare i suoi confini e la riservatezza del suo mondo interiore, implica non tentare di manipolarlo o impossessarsene.
Bisogna anche comprendere che molto di quel che è riservato non è dicibile. Non perché c’è un segreto da tutelare. Ma perché quello che sentiamo intimo e vero troppo spesso non ha parole per essere detto.
La comunicazione ha i suoi limiti: esiste un livello ottimale di comunicazione oltre il quale è inutile o dannoso comunicare.
Solo se la riservatezza è rispettata, può esserci sincerità.
La sincerità non è dire quello che ti passa per la testa, o dire tutto.
La sincerità ha a che vedere con la nudità dei pensieri e degli atteggiamenti.
Una nudità che ti permette di esprimerti senza giochi di potere, senza tentativi di manipolazione e senza maschere.
Ha a che vedere con l’umiltà (che non è giudicarsi meno di altri, ma è non fare confronti).
E’ dire quel che serve a riconoscere insieme al partner la realtà che condividi, senza perdere la tua riservatezza e senza invadere a sua.
Sei sincero se capisci davvero che mentire ti fa male.
Mentendo perderti la tua interezza, è come se ti abbandonassi.
Le parole perdono il loro significato, e così perdi il senso della relazione con il tuo partner, e con te stesso.
Non puoi essere sincero con l’altro se gli addossi la colpa della tua insoddisfazione, se ti aspetti da lui che i tuoi bisogni siano soddisfatti.
La sincerità necessita attenzione, è una ricerca di quel che è sentiamo vero.
Se vuoi essere sincero, è importante riconoscere come ti autoinganni, e come attenti tu stesso alla tua libertà.
La sincerità ha più a che vedere con i processo di rispondere che con le risposte.
La risposta sincera è raramente netta, completa e rapida, perché nel rispondere stiamo ancora cercando quel che è vero.
Non fare domande di cui non vuoi avere la risposta.
Cosa fare:
Ascolta tanto e parla poco.
Parla quando devi dire qualcosa che riguarda il tuo scopo e il modo di raggiungerlo e quando esprimi i tuoi bisogni, ma prenditi tu la responsabilità di soddisfarli (non ho bisogno di “amore”, ma di “amare e sentire l’amare altrui”).
Esiste un momento per tacere e un momento per parlare.
Potrai parlare in modo pulito quando avrai imparato a mantenere il silenzio sul quel che non può essere espresso a parole. Talvolta è il silenzio a lasciare spazio ai significati.
Quando parli troppo a volte il senso di quel che vuoi dire, e tu stesso, si dissolve nel discorso e tu ti senti meno padrone di te stesso.
Inutile fare domande se il tuo scopo è essere rassicurato (es: mi ami?).
Nessuna risposta ti rassicurerebbe davvero. Continueresti ad andare alla caccia, con altre domande altri discorsi, di qualcosa che non sta nelle parole. Più cerchi rassicurazione dal tuo partner e più cerchi di soddisfarti con le sue parole, più diventi tossico.
Le azioni sono parole diventate realtà
le parole sono pensieri espressi
i pensieri sono idee formulate
le idee sono energie rifluite
le energie sono forze rilasciate
le forze sono elementi che esistono
A furia di parlare del rapporto, il rapporto scompare e rimangono solo parole vuote.
LEI mi ami?
LUI sì ti amo
LEI più di tutto?
LUI sì più di tutto
LEI più di tutto al mondo?
LUI sì più di tutto al mondo
LEI ti piaccio?
LUI sì mi piaci
LEI ti piace stare vicino a me?
LUI sì mi piace stare vicino a te
LEI ti piace guardarmi?
LUI sì mi piace guardarti
LEI pensi che io sia stupida?
LUI no non penso che tu sia stupida
LEI pensi che io sia carina?
LUI sì penso che tu sia carina
LEI ti annoio?
LUI no non mi annoi
LEI ti piacciono le mie sopracciglia?
LUI si mi piacciono le tue sopracciglia
LEI molto?
LUI molto
LEI quale ti piace di più?
LUI se dico quale l’altra sarà gelosa
LEI lo devi dire
LUI sono tutt’e due squisite
LEI davvero?
LUI davvero
LEI ho delle belle ciglia?
LUI sì delle ciglia bellissime
LEI ti piace annusarmi?
LUI sì mi piace annusarti
LEI ti piace il mio profumo?
LUI sì mi piace il tuo profumo
LEI pensi che io abbia buon gusto?
LUI sì penso che tu abbia buon gusto
LEI pensi che abbia del talento?
LUI sì penso che tu abbia del talento
LEI non pensi che io sia pigra?
LUI no non penso che tu sia pigra
LEI ti piace toccarmi?
LUI sì mi piace toccarti
LEI pensi che io sia buffa?
LUI solo in un modo simpatico
LEI stai ridendo di me?
LUI no non sto ridendo di te
LEI mi ami davvero?
LUI sì ti amo davvero
LEI dì “TI AMO”
LUI ti amo
LEI hai voglia di abbracciarmi?
LUI sì ho voglia di abbracciarti, e stringerti, e coccolarti, e amoreggiare con te
LEI va tutto bene?
LUI sì va tutto bene
LEI giura che non mi lascerai mai?
LUI giuro che non ti lascerò mai, mi faccio una croce sul cuore e che possa morire se non dico la verità
(pausa)
LEI mi ami davvero?
(Ronald D. Laing)
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