PERCHE' NON VOGLIAMO SMETTERE DI OFFENDERCI?


Ti sei accorto ormai che per offenderti fai molto velocemente e in automatico una complessa operazione: ti giudichi dividendoti in due, immedesimandoti in immagini accuratamente costruite nel tempo attraverso la paura di essere escluso

Nel farlo perdi di vista quel che è per te importante: prendendo i tuoi pensieri per realtà non vedi i tuoi bisogni e la connessione fra ciò che fai e ciò che ottieni.

Chiaro che ne consegue un gran senso di impotenza, paura, scoramento ecc. che ti fa un gran male. E allora,  perché continui ad offenderti?

Perché ti droghi, ecco la risposta. 
Hai solo da accorgerti che continui cercare di ottenere quel che detesti.

Eccoti una lista di vantaggi perversi nel mantenere lo stato di offesa, leggila  (facendo riferimento ad un tuo specifico episodio) per riconoscere il tuo godimento tossico, il tuo personale modo di drogarti:
  • ti senti superiore, giusto, nella ragione, accusi, ti giustifichi, cerchi il colpevole del tuo star male, ne fai una questione di principio, ti senti vittima, credi di sapere quello che gli altri pensano, fai il processo alle intenzioni, ti immedesimi nelle tue buone intenzioni, ti immedesimi nella conformità del tuo comportamento, presumi di sapere già, parli di vero/falso e di giusto/sbagliato, non distingui i fatti dai significati che attribuisci loro... e cos'altro?

Insomma, ecco la forma del circolo tossico dell'offesa: ti ammiri in quanto soffri. Poi per poter continuare ad ammirarti, mantieni la tua condizione di impotenza attraverso la credenza che qualcun altro sia responsabile del tuo star male.