Presupposti accecanti e loro relazione sistemica

STRUTTURA

Immedesimazione

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Reagisco ai miei pensieri come se fossero la realtà

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Credo a quel che penso lui pensi
Faccio il processo alle intenzioni, credo abbia intenzioni negative
Mi immedesimo nelle mie buone intenzioni
Mi immedesimo nei risultati
Mi immedesimo nel mio comportamento
Mi immedesimo nell’immagine di me (adatto, superiore, sicuro; o…)
Cerco il di più, do il massimo, assolutizzo, idealizzo, standardizzo, e mi conformo all’idea
Affermo quando potrei domandare
Faccio domande retoriche
Do per ovvio l’ovvio
Presumo che l’altro abbia capito invece che specificare e chiedere
Non distinguo il fatto dal significato che gli attribuisco

RELAZIONE

Superiorità/inferiorità

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Per drogarmi

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Confronto persone
Accuso
Giudico
Giustifico/difendo
Ne faccio una questione di “principio”
Dimostro la ragione/torto
Cerco il colpevole
Punto sul giusto/sbagliato o sul vero/falso
Faccio un solo passo, (es: domanda su timori, esigenze, pensieri) e poi rigiudico
“Lo sapevo, l’avevo detto”
Pretendo riconoscimento del merito
Mistifico

PROCESSI

Circoli tossici

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Non sto presente, salto dal futuro a passato

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Faccio la vittima, mi descrivo come reattivo obbligato, tipo “tu mi hai fatto arrabbiare”
Cerco la perfezione invece che attenermi all’abbastanza
Cerco la sicurezza invece che prendermi la responsabilità di creare fiducia valutando il rischio, patteggiando e verificando.
“Devo X” (al posto di “per Y posso X)
Descrivo “quel che è” e non “come si sta evolvendo”
Triangolo
Colludo

Non vediamo, non osserviamo, non consideriamo: