Ti sei accorto ormai che per offenderti fai molto velocemente e in automatico una complessa operazione: ti giudichi dividendoti in due,
immedesimandoti in immagini accuratamente costruite nel tempo attraverso la paura di essere escluso.
Nel farlo perdi di vista quel che è per te importante: prendendo i tuoi pensieri per realtà non vedi i tuoi bisogni e la connessione fra
ciò che fai e ciò che ottieni.
Chiaro che ne consegue un gran senso di impotenza, paura, scoramento ecc. che ti fa un gran male. E allora, perché continui ad
offenderti?
Perché ti droghi, ecco la risposta.
Hai solo da accorgerti che continui cercare di ottenere quel che detesti.
Insomma, ecco la forma del circolo tossico dell'offesa: ti ammiri in quanto soffri. Poi per poter continuare ad ammirarti, mantieni la tua condizione di impotenza attraverso la credenza che qualcun altro sia responsabile del tuo star male.
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