Quando ti offendi ti immedesimi nei tuoi pensieri come al cinema ti immedesimi nel film: reagisci ai
pensieri come se fossero realtà.
Cosa fai esattamente per immedesimarti?
Quando entri nella sala del cinema sei ancora presente a te stesso, ti guardi in giro e rimani in contatto con chi ti sta intorno.
Poi ti disponi ad immedesimarti:
Eccoti immedesimato, con un passaggio totale: o sei immedesimato o sei presente.
Puoi passare dallo stato presente a quello di immedesimazione anche molte volte e anche velocemente, ma o sei immedesimato e reagisci al film, o sei presente e rispondi alla realtà.
Nessuna gradualità dunque. E se ci accorgiamo bene di questo siamo a cavallo!
Sì, perché vuol dire aver trovato una via per osservare i pensieri senza rimanere intrappolati nell'immedesimazione.
Si tratta di recuperare una posizione percettiva:
Questo mi è difficile da spiegare in un post, molto più facile sarebbe farlo in tua presenza: ti accorgeresti di fatto, senza tante parole e
ragionamenti, del cambio immediato di postura e della propriocezione, della percezione di te stesso.
Parlo proprio della percezione di te stesso lì dove sei adesso, non di giudizi, opinioni o altre idee di te stesso.
Immedesimarsi è strautile per raccogliere informazioni per pianificare
e per imparare. Sapersi immedesimare è molto importante, altrimenti addio empatia.
Non stiamo condannando l'immedesimazione e beatificando lo stato di presenza.
Il punto sta nell'accorgersi se siamo immedesimati o se siamo presenti, in modo da riconoscere e utilizzare le informazioni a cui abbiamo accesso in entrambi gli stati.
Siamo molto lontani da think positive: lo scopo non è modificare i pensieri ma riconoscerne la natura di pensieri e non confonderli con la
realtà, così da poterli utilizzare.
Fai questa prova: datti qualche secondo fra un passaggio e
l'altro
Se la tua emozione è abbastanza forte (diciamo almeno 5) ti accorgerai che ti stai rappresentando mentalmente un film in cui ti immedesimi
restringendo ad esso la tua attenzione.
Il tuo fascio di luce si restringe e, come al cinema, perdi di vista tutto ciò che non ne è illuminato, fino a non considerarne la
presenza.
Ti accorgerai anche che se invece pensi a quello stesso episodio osservando ciò che ti sta intorno (come se al cinema mentre il film viene proiettato ti mettessi ad osservare la gente, i sedili ...)
diminuisce l'intensità della sensazione dell'emozione.
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